5 dic – Diciotto migranti che erano a bordo di un gommone in
navigazione dalla Libia verso l’Italia sono morti probabilmente per
disidratazione e ipotermia. I cadaveri sono stati individuati dagli
equipaggi di alcuni mezzi di soccorso che hanno raggiunto il gommone ad
oltre centro miglia a sud di Lampedusa. Uno dei migranti, in gravi
condizioni, è stato prelevato con un elicottero della Marina Militare
all’ospedale di Lampedusa.
Settantasei le persone salvate sul gommone. Tra queste due erano in
condizioni critiche: uno è il migrante trasportato in ospedale con
l’elicottero, l’altro invece è morto poco dopo essere stato soccorso. Ad
intervenire sono state due motovedette delle Capitanerie di Porto ed un
rimorchiatore civile. Le persone tratte in salvo sono state trasbordate
sul pattugliatore Orione della Marina Militare, mentre le salme sono
state sistemate su una motovedetta diretta a Porto Empedocle. Le cause
della morte, confermano fonti dei soccorritori, dovrebbero essere
l’ipotermia e la disidratazione, dovute ad un viaggio di molti giorni.
Questo intervento di soccorso segue quello compiuto poco prima da due
navi della Marina Militare, il pattugliatore Cigala Fulgosi e la
corvetta Driade, che hanno recuperato rispettivamente 102 e 100 migranti
su dei barconi a sud di Lampedusa. Tutti sono stati trasferiti sulla
nave Etna, a bordo della quale c’è anche personale sanitario che ha
fornito loro l’assistenza necessaria. “Piangiamo queste vittime e al
tempo stesso ribadiamo che il contrasto ai mercanti di morte è la cosa
più importante”: così il ministro dell’Interno Angelino Alfano ha
commentato quanto accaduto al suo arrivo al consiglio Ue. Stamani Alfano
ha già avuto un incontro col commissario Ue all’Immigrazione Dimitris
Avramopoulos.
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