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venerdì 14 marzo 2014

Saviano è arrivato ad ipotizzare che i voli di Stato di Berlusconi servissero a trasportare cocaina

 Si parla solo di Berlusconi, ma la “Dama Bianca” era candidata per Idv


Chissà perché la notizia della Dama Bianca, l’avvenente bionda Federica Gagliardi bloccata dalla Guardia di Finanza all’aeroporto di Fiumicino perché trovata in possesso di ben 24 kg di cocaina, è diventata tale solo accompagnata dal nome di Berlusconi. In effetti Federica Gagliardi nel 2010 faceva parte della delegazione italiana che ha presenziato al G8 di Toronto, in Canada, in compagnia appunto dell’allora premier Silvio Berlusconi. Un’amicizia nata per intercessione di Francesco Maria Orsi, ex-delegato al Decoro della Giunta Alemanno, che l’ha presentata all’allora presidente del Consiglio. Tanto è bastato perché tutti gli organi di informazione accostassero il nome di Federica Gagliardi a quello di Berlusconi, fino alla caduta di stile finale di Saviano che su twitter ha addirittura ipotizzato che i voli di Stato di Berlusconi servissero a trasportare cocaina. Un delirio che probabilmente non avrà conseguenze, sia per la palese poca credibilità di Saviano sia per l’intoccabilità di chi cavalca l’anti-berlusconismo e può permettersi di servirsi della macchina del fango come meglio crede. Non esiste censura, in questo caso.

Perché Saviano è arrivato ad ipotizzare un tale scenario lunare? Semplicemente perché tutti i giornali hanno scritto che Federica Gagliardi è stata, come detto, la dama bianca di Berlusconi al G8 di Toronto. Dimenticandosi di tutto il resto: del piccolo ruolo precedente nell’entourage di Veltroni e della successiva assunzione in regione Lazio senza concorso, dopo aver fatto parte dello staff di Renata Polverini. Inutile però accostare il nome di Federica Gagliardi a Veltroni e Polverini, fa meno notizia di Berlusconi e pure Saviano non potrebbe lavorare di fantasia.

Chi vuole strumentalizzare politicamente la vicenda, però, ha omesso piccoli particolari. Ad esempio che oggi Federica Gagliardi vanta frequentazioni con il partito di Bruno Tabacci, il Centro Democratico, che alle ultime politiche era alleato con il Pd di Bersani. Non con Berlusconi. Nessuno però ha osato ipotizzare connivenze di Tabacci con i trafficanti internazionali.
Ma soprattutto, una chicca: se di carriera politica si vuol parlare, il nome della Dama Bianca può essere accostato ad un solo partito. Non Forza Italia, bensì Idv, di Antonio Di Pietro. Anche questo Saviano non sa o fa finta di non sapere.

Alle comunali del 2008, vinte al ballottaggio da Alemanno ai danni di Veltroni, Federica Gagliardi, nata a Roma il 10 maggio 1982, sì lei, proprio lei, la Dama Bianca, era candidata capolista di Idv nella lista del Municipio XX. Per chi non è di Roma, una sorta di Consiglio di Circoscrizione (come vengono chiamati a Torino o Verona) o Consiglio di Zona (come vengono chiamati a Milano). Non è stata eletta, ma avrebbe potuto. Perlomeno il partito di Di Pietro, inserendola come capolista, puntava chiaramente su di lei.



Peccato. Avrebbe potuto essere la storia dell’ex consigliera romana di Italia dei Valori beccata con 24 kg di cocaina nel trolley, ammesso e non concesso che gli organi di informazione ritenessero davvero opportuno raccontarla in questi termini.
Per il resto sarà la giustizia a fare il suo corso: la Dama Bianca si rivela estranea ai fatti e sostiene di essere stata “incastrata”. Ad oggi, prima di una sentenza che faccia chiarezza, non c’è motivo di non crederle.

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