Pagine

giovedì 25 luglio 2024

Perché Sinner rinuncia all'Olimpiade: la tonsillite, la febbre e quella dedizione difficile da conciliare con l'età e il nuovo amore

 


diGaia Piccardi

Jannik Sinner ha ufficializzato il suo forfait: l'Italia perde un possibile oro. È la sua seconda olimpiade mancata. Djokovic diventa numero 1 del tabellone olimpico. Le riflessioni dietro la delusione cocente: come ha detto lui stesso, «certe cose potevano essere gestite meglio»

DALLA NOSTRA INVIATA A PARIGI
Le prime linee di febbre lunedì sera. Sembra una sciocchezza, forse uno sgambetto del solleone di Montecarlo in cima a una settimana di allenamento proficuo, sulla terra. Ma la temperatura sale a 38, accompagnata dal mal di gola. Slitta la partenza per Parigi però l’intenzione è partecipare: già Tokyo, nel 2021, era sfumata per scelta tecnica del coach di allora, Riccardo Piatti. La diagnosi del dottore, martedì, taglia le gambe a ogni speranza: tonsillite significa placche in gola (punto sensibile, già trattato nel passato), antibiotici, debolezza diffusa. Il forfait di Jannik Sinner all’Olimpiade diventa ufficiale ieri, via social: «Sono amareggiato, ho trascorso un paio di giorni a riposo ma il medico mi ha fortemente sconsigliato di giocare».

Sinner, terzo virus di stagione

Il team Italia scende a 402 unità, Parigi perde una delle sue stelle più brillanti, il nostro medagliere un possibile oro. Fioccano i retroscena, ma è alle uniche notizie certe che dobbiamo attenerci. Il numero uno del mondo non sta bene, quello che gli ha preso la gola è (almeno) il terzo virus della stagione dopo l’influenza romana nei giorni della rinuncia agli Internazionali del Foro Italico per l’infortunio all’anca (Jannik, costretto a letto in hotel, rinunciò alla celebrazione della Davis sul centrale) e il malessere di Londra, quel calo di pressione nei quarti con Medvedev che gli è costato WimbledonDjokovic diventa n.1 del tabellone olimpico (oggi il sorteggio), Alcaraz n.2, Nadal mina vagante, Murray all’ultimo urrah (per davvero): il torneo degli altri resta bellissimo, il nostro (al posto di Sinner entra Vavassori perché è troppo tardi per coinvolgere Cobolli, Musetti giocherà il doppio con Darderi) per ora è una delusione cocente. 


Il rigore e le energie

«Non vedevo l’ora di avere l’onore di rappresentare il mio Paese — scrive l’azzurro su Instagram —, farò il tifo da casa». Non è la stessa cosa.
Nel rispetto della situazione di Sinner, qualche riflessione è doverosa. La sensazione è che, a 22 anni, Jannik faccia un po’ di fatica a conciliare la rigorosa dedizione che gli richiede il tennis di alto livello con la voglia legittima di vivere la sua età e il nuovo amore. È una fase di assestamento, che gli richiede un alto investimento di energie fisiche ed emotive, che lo lascia sguarnito sul fronte tennis. Se apri la finestra, uno spiffero entra. E con quello spiffero il rischio di ammalarsi aumenta. La sfortuna, nello sport professionistico, non è un alibi. Le situazioni possono essere affrontate più o meno bene, ed è stato lo stesso Jannik, a Wimbledon, ad ammetterlo: «Certe cose potevano essere gestite meglio».

Vecchio e nuovo Sinner

Il vecchio Jannik, quello che l’anno scorso perdeva a sorpresa da Altmaier al secondo turno di Parigi, ne approfittava per tornare a lavorare e anticipare il cambio del servizio (da foot back a foot up), presentandosi a Wimbledon (semifinale) in grande spolvero. Il Sinner innamorato, e non è reato, viene eliminato a Londra da Medvedev e parte per un weekend in Costa Smeralda con Kalinskaya, che in Sardegna ne approfitta per andare a trovare la migliore amica. Torna con le stelline negli occhi però scivola sul traguardo della sua seconda non-Olimpiade, e perché si presenti una terza occasione bisognerà aspettare altri quattro anni, a Los Angeles 2028.


Il programma annullato

L’ambiente è sotto choc. Sinner era atteso oggi alle 13 con un volo da Nizza a Parigi, aveva già il campo prenotato per l’allenamento con Vavassori, nel tardo pomeriggio avrebbe incontrato la stampa insieme agli altri azzurri del tennis, che hanno preferito un albergo nel Bois de Boulogne al villaggio olimpico. Nadia Battocletti, nostra signorina del mezzofondo europeo (oro nei 5 mila e 10 mila), dovrà rimandare l’incontro con Jannik Sinner, il re from Italy che dopo una prima parte di stagione pazzesca non riesce a dare continuità al suo meritato regno. Nadia sognava di conoscerlo, sarà per un’altra volta. Il Master 1000 di Montreal diventa il prossimo obiettivo del barone rosso, dal 6 agosto. Mille punti da difendere, una volta tornato in salute, mentre i rivali per la vetta arriveranno spremuti dalle fatiche olimpiche. E, forse, con una medaglia al collo.


fonte