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martedì 23 gennaio 2024

Strasburgo: aula deserta per l’interrogazione antifascista del PD

 


Strasburgo: aula deserta per l’interrogazione antifascista del PD – Strasburgo, gennaio 2024: una platea assente ascolta parole a vanvera.

Trenta persone in tutto per quello che doveva essere l’ennesimo processo alle idee, tanto voluto dalla sinistra antitaliana che invece lo diserta, dando prova della sua anima ignobile e antinazionale.

La strategia, fin troppo prevedibile, era strumentalizzare la commemorazione di Acca Larenzia, puntando tutto sulle braccia tese in onore dei caduti, per far saltare il banco e rifilare un colpo gobbo al governo Meloni.

L’ideona si è tradotta, però, in un nulla di fatto

Il 7 gennaio 2024 come ogni anno, la commemorazione per i martiri di Acca Larenzia ha scatenato la solita canea antifascista, i cui latrati si sono levati acuti, in forza del non poter vantare esponenti della resistenza al governo.

È così che qualche geniale pensatore d’opposizione ha pensato bene di sfruttare la morte di tre ragazzi per sferrare un attacco alla fazione rivale.

Una vergognosa dimostrazione di incapacità oltre che di mancato buonsenso.

Il reato cavalcato segue sempre il solito copione: l’apologia del Fascismo sulla base delle leggi Scelba e Mancino.

Cavalcando l’onda, la sinistra avrebbe voluto schierare tutta Europa contro il governo di un’Italia che certamente fascista più non è dal 1943.

Oltretutto, salutare romanamente non è reato quando il gesto è manifesto segno di commemorazione e non costituisce pericolo… Quale pericolo poi?

FDI alla canna del gas

FdI dal canto suo, per bocca di Procaccini, dichiara che il saluto romano è “così anacronistico, per certi versi anche grottesco” e che “non ha neanche mai avuto il significato politico dell’apologia del fascismo, tant’è vero che quasi mai la magistratura vi ha ravvisato un reato, considerandolo per ciò che davvero è: un gesto funebre, un gesto piccolo all’interno di una tragedia troppo grande per essere dimenticata”.

Non è da meno Fidanza, il quale chiarisce che “la democrazia è al sicuro e difesa da Giorgia Meloni” Purtroppo!

In mezzo alla schermaglia tra la strumentalizzazione dei morti a sinistra e il vigliacco voltagabbana a destra, quella destra finiana che non perde occasione per condannare ogni ideologia e di ogni nostalgia, soprattutto se Fascista, c’è il popolo italiano, vilipeso da PD e compagni e tradito da un governo fantoccio, che non ha tenuto fede alla parola data.

I morti verranno onorati comunque come si meritano

Ah, potessimo veramente parlare di pericolo nero in Italia, oggi la nostra Patria non sarebbe lo zerbino di USA, UK e Israele, ma la storia la scrivono i vincitori – e diamogliene atto – l’hanno riscritta tanto bene che persino gli eredi della RSI e di quei giovani martiri hanno imparato la lezione.

Pochi erano rimasti in piedi in mezzo alle rovine in nome di quell’onore che si chiama fedeltà e ancor meno sono rimasti in piedi oggi sotto il crollo del mondo moderno…

Noi, sull’attenti, salutiamo romanamente.

Cristian Borghetti


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