L’odontoiatra 57enne pensava di farla franca e di raggirare l’infermiera di turno, la quale, però, si è accorta subito dell’inganno
Ignazio Riccio
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Questa condizione non stava bene a Russo, che fuori al suo studio medico aveva apposto anche un cartello nel quale informava i suoi pazienti che presentare la certificazione verde era un gesto esclusivamente volontario. Insomma, il medico non aveva e non ha alcuna intenzione di vaccinarsi, ma senza Green pass non può esercitare la sua professione. Da qui la balzana idea del braccio finto da inoculare. Non voleva credere ai suoi occhi Filippa Bua, l’infermiera che si è trovata di fronte l’odontoiatra. In un primo momento era sicura che l’uomo fosse dotato di una protesi e che per sbaglio non avesse scoperto il braccio giusto, ma poi si è accorta che anche l’altro arto era in silicone e ha capito l’inganno.
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Ciò che ha sorpreso gli operatori dell’hub vaccinale di Biella è stata soprattutto la reazione di Russo, il quale non si è per nulla scomposto, pur sapendo che questa sua bravata gli costerà una denuncia per truffa nei confronti dell’Asl. La procura della Repubblica ha già aperto un fascicolo e sono state avviate le indagini nei confronti del No vax. Come riporta la Repubblica, l’odontoiatra ha confermato agli operatori sanitari di non credere assolutamente al vaccino e di non volerlo fare, ma ha detto che ha bisogno del Green pass per lavorare e per questo motivo ha provato a raggirare l’infermiera presentandosi con le braccia finte. “Devo pur vivere”, ha affermato senza alcuna esitazione. Oltre alla sospensione, adesso, Russo rischia ulteriori provvedimenti disciplinari dall’ordine dei medici, in attesa della decisione dei giudici, i quali potrebbero avviare un processo penale nei suoi confronti.