di Laura Ferrari
Una trentina di membri di una Ong, compresi 24 stranieri, che
avrebbero agito come trafficanti di esseri umani nell’isola di Lesbo,
sono stati indagati dalle autorità greche. Secondo le indagini della
polizia ellenica, i soggetti in questione avrebbero sistematicamente
favorito gli spostamenti di migranti dalla Turchia alla Grecia. In
particolare, avrebbero comunicato con persone in Turchia per programmare
i viaggi e avrebbero trattenuto per sé una parte del denaro raccolto
con le donazioni.
Sulla vicenda è stata avviata un’inchiesta dalla
magistratura. La polizia ha iniziato a monitorare l’attività dell’Ong
dopo aver fermato, a febbraio, due membri dell’organizzazione che a
Lesbo viaggiavano su un veicolo caratterizzato da un simbolo
contraffatto dell’esercito greco. Nel mirino degli inquirenti, anche
l’uso di apparecchiature con cui i membri dell’Ong avrebbero ascoltato
in maniera illegale le comunicazioni tra la polizia greca, l’agenzia
Frontex e la guardia costiera.
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