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domenica 15 aprile 2018

Lollo, il carnefice di Primavalle consulente del M5S. L’ira della Meloni




«L’assassino Achille Lollo, responsabile della strage di Primavalle, condannato per l’omicidio di Virgilio e Stefano Mattei di 22 e 8 anni, latitante fino alla prescrizione della pena e che non ha mai pagato il suo debito con la giustizia italiana è un collaboratore fisso di un sito vicino al deputato del movimento cinque stelle Alessandro Di Battista». Arriva come un pugno allo stomaco la notizia, stigmatizzata con rabbia e dolore dalla leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni sul suo profilo Fb. «Evidentemente per il grillino Alessandro di Battista bruciare vivi i figli innocenti di un onesto militante del Msi  non è una cosa grave. Davvero non so come non possa accapponarsi la pelle alle tante persone di destra che in buona fede hanno creduto di poter essere rappresentate dal movimento cinque stelle». Non passerà inosservato lo scempio. Il capogruppo Fabio Rampelli sta per presentare un’interrogazione parlamentare sulla vicenda.

Lollo, collaboratore del giornale online del M5S

La notizia fa rabbrividire. Achille Lollo, attivista di Potere Operaio e uno degli autori del rogo di Primavalle, secondo quanto rivelato da Jacopo Iacoboni de La Stampa, «è uno dei collaboratori del giornale online Lantidiplomatico.it, testata registrata a nome di Alessandro Bianchi, stretto collaboratore di Alessandro Di Battista, con un passato nella sinistra radicale romana e, ora, usato dai Cinque Stelle per la commissione esteri della Camera». Lo apprendiamo dal Giornale e dal Messaggero. L’assassino ed ex militante di Potere Operaio, è stato prima latitante per 10 anni in Angola e, poi, per 18 in Brasile per sfuggire alla condanna per il rogo di Primavalle del 1973 appiccato alla casa della famiglia Mattei in cui morirono un bambino di 10 e un ragazzo di 22, Virgilio e Stefano, figli del segretario della sezione missina di quel quartiere della Capitale. Non ha mai pagato il suo conto con la giustizia ed oggi Lollo, dopo esser sopraggiunta la prescrizione della pena, è un libero cittadino e svolge – come si evince dalla notizia – la professione giornalistica e la consulenza a un movimento politico come se nulla fosse.

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