Nell'intervista,
oggetto di questo video, il giornalista Indro Montanelli, scomparso nel
2001, fa un'analisi sul futuro dell'Italia che calza perfettamente
anche la realtà dei nostri giorni.
Indro Montanelli è stato un giornalista, scrittore e direttore di giornale di notevole spessore che inizialmente ha scritto e fatto propaganda per il regime fascista, ma, in seguito, per consapevolezza degli errori del Fascio e per onestà intellettuale, ha scelto di scrivere e fare giornalismo contro il Nazi-fascismo, andando incontro all'arresto ed a una condanna a morte certa, a cui riuscì a scampare, alla vigilia dell'esecuzione, fuggendo e rifugiandosi in Svizzera.
Indro Montanelli è stato un giornalista, scrittore e direttore di giornale di notevole spessore che inizialmente ha scritto e fatto propaganda per il regime fascista, ma, in seguito, per consapevolezza degli errori del Fascio e per onestà intellettuale, ha scelto di scrivere e fare giornalismo contro il Nazi-fascismo, andando incontro all'arresto ed a una condanna a morte certa, a cui riuscì a scampare, alla vigilia dell'esecuzione, fuggendo e rifugiandosi in Svizzera.
Montanelli è stato considerato un giornalista di destra. Ma oggi qual'è il senso di parlare di destra o sinistra? Ormai, le ideologie dei vari schieramenti politici sono del tutto sparite e il futuro dell'Italia è difficilmente pronosticabile, specie se viene affidato a certe persone.
Bene dice Montanelli quando afferma che la storia dell'Italia è grandiosa, ma che l'italiano non ha memoria, ed è per questo che l'Italia non ha futuro, ma forse ci potrà essere un domani brillantissimo per gli italiani, non certo per l'Italia.
Gli italiani, sostiene Montanelli, sono i meglio qualificati ad entrare in un calderone multinazionale, si adattano dovunque e sono capaci di affermare all'estero le loro individualità, dimenticando però la loro italianità e facendosi lentamente assimilare dalla nazione in cui vivono.