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domenica 25 gennaio 2015

VIETARE IL BURGA: LA MAGISTRATURA CONDANNA IL COMUNE

 
Magdi Cristiano Allam

La notizia è di dicembre ma merita di essere ripresa talmente è sconvolgente. Il leghista Gianluca Bonanno, da sindaco di Varallo Sesia in provincia di Vercelli, aveva fatto affiggere dei cartelli con il divieto di indossare il burqa o il niqab, due varianti del velo integrale islamico.

Dopo la denuncia fatta da due cittadini, la magistratura ha condannato il Comune a risarcirli con 11 mila 500 euro più le spese legali, oltre a pubblicare la sentenza per trenta giorni consecutivi sul sito internet del Comune, sul giornale locale Corriere Valsesiano e persino sul profilo Facebook di Buonanno.
Siamo in uno Stato dove tutti i cittadini hanno l'obbligo di mostrare il volto scoperto nei luoghi pubblici affinché siano immediatamente identificabili, tranne le donne musulmane che possono andare liberamente in giro nascoste sotto una gabbia di stoffa che copre tutto il corpo dalla testa ai piedi con una fessura all'altezza degli occhi. Siamo in un'Italia dove la legge vale per tutti tranne che per i musulmani. E a deciderlo è proprio la magistratura che istituzionalmente è preposta a far rispettare le leggi.


È ora di dire basta. Basta al relativismo valoriale, religioso e giuridico. Basta alla collusione ideologica della magistratura. Basta sottomissione all'islam. 


Ribelliamoci! In Italia le leggi dello Stato devono valere indistintamente per tutti. Basta!