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lunedì 1 dicembre 2014

La bandiera dei gay al posto del Tricolore: in Italia accade persino questo…


Non è stato un errore. E neppure una dimenticanza. La voglia di mettersi in mostra e di salire sul carro del “politicamente corretto” ha le sue conseguenze, fino a umiliare il simbolo dell’Italia, quella bandiera tricolore in nome della quale in tanti si sono sacrificati e hanno dato il sangue.

Il fattaccio di Acerra
Il fattaccio è avvenuto ad Acerra, in provincia di Napoli: per circa un mese una bandiera arcobaleno ha sventolato, al centro, sul pennone più alto, con da una parte la bandiera italiana e dall’altra quella europea, creando non poche polemiche tra i cittadini che, passando davanti al Castello Baronale, sede del museo di Pulcinella e della biblioteca comunale, avevano notato l’anomalia. Una bandiera che, a detta degli amministratori comunali (ma pochi credono a questa versione), doveva essere quella della pace e che in effetti, come hanno constatato alcuni passanti ed ex amministratori locali, è risultata essere il simbolo dell’orgoglio gay, e che per quasi un mese è stata al posto di quella italiana.

Scambio di bandiere
La bandiera della pace ha sette colori e riporta la dicitura “Pace”, quella dell’orgoglio gay ha 6 colori e inizia col rosso invece che con il viola, come quella della pace. Ed è stata subito bagarre sul web e sui periodici locali. La città si è divisa, ma in molti, tra cui anche politici locali, hanno sottolineato la necessità di riportare nella giusta posizione il Tricolore, così come prevedono le normative. Addirittura qualcuno aveva minacciato di rivolgersi al prefetto di Napoli. Ma non è stato necessario, in quanto la bandiera della discordia è stata rimossa per fare posto alle luminarie natalizie che addobberanno il Castello Baronale. Restano al loro posto, sui pennoni laterali, il Tricolore e la bandiera dell’Unione europea.

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