Sciopero, D’Alema incrocia il corteo. Volano insulti e terriccio: “Buffone”
Momenti di tensione a Bari: il democratico in città per un
convegno è stato pesantemente contestato dai partecipanti alla
manifestazione dei sindacati. Il dem: “C’è una rabbia generale per i
partiti e la politica”
“Bufone, buffone, venduto”. Momenti di tensione a Bari, dove Massimo
D’Alema, in città per un convegno, è stato violentemente contestato dai
manifestanti che hanno partecipato allo sciopero generale indetto dai
sindacati. D’Alema aveva appena salutato il sindaco di Bari nella sede
del Comune e stava attraversando la strada per raggiungere l’hotel sede
dell’incontro della sua fondazione Italiani europei. Nel momento in cui i
lavoratori lo hanno riconosciuto, sono volati gli insulti all’indirizzo
del politico accusato di essere espressione di quel governo che in
strada si contesta. I manifestanti hanno hanno scagliato contro il
politico anche manciate di terriccio, preso a dalle aiuole del centro
cittadino.
Le forze dell’ordine si sono avvicinate per controllare che la
situazione non degenerasse. Il democratico è stato letteralmente
aggredito verbalmente, i manifestanti lo hanno additato come
responsabile delle politiche contestate. “Che siete venuti a fare?, ha
gridato la piazza, mentre alcuni iscritti al Pd che stava accompagnando
D’Alema hanno cercato di spiegare: “Noi minoranza del Pd noi siamo
comunque a difendere i vostri diritti in parlamento “. Argomenti che non
hanno convinto i manifestanti: “Perché non fate cadere il governo,
allora?”. D’Alema ha dunque affrettato il passo per andarsene dalla
strada e riparare nell’albergo.
“Mi sono infilato in mezzo ai sindacalisti dell’Ugl – spiega D’Alema
riflettendo su quanto accaduto, prima di aggiungere: “C’è una rabbia
generale per i partiti e la politica”.
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