Milano 31 Dicembre - Non si capisce in
quale modo si possa spiegare a laici e agnostici, che anche per loro è
meglio avere a che fare con gli imbelli seguaci di una fede che si può
dileggiare tranquillamente, senza subire condanna alcuna, piuttosto che
con quelli che in nome della religione carcerano, o condannano a morte
gli omosessuali e picchiano e segregano le donne. Quale sottile vena di
masochismo li induce a sputare ogni giorno sul cristianesimo, che non
gli impone regola alcuna, partendo dal non chiedergli di esserlo anche
loro, sposando invece la causa del musulmanesimo che quasi ovunque nel
mondo impone con la forza le proprie regole a chi non le vuole adottare.
Che cosa impedisce a femministe e difensori dei più deboli in generale
di capire che rispetto all’islam i più deboli sono loro e finiranno per
esserne schiacciati?
Poco potrà il regolamento regionale
sostenuto da Forza Italia, Lega, FdI e NCD per evitare che i seguaci di
Allah possano praticare la loro religione senza adeguarsi alle nostre
leggi, se com’è probabile sarà reso meno efficace dagli attacchi che sta
subendo da parte di altri schieramenti politici. Allora, quando come
previsto, due delle tre aree messe a bando dal comune saranno destinate
alla realizzazione di moschee, dopo decenni che non accadeva, entro i
confini di Milano torneranno a esistere dei luoghi pubblici dove sarà
vietato l’ingresso alle donne, alla faccia di quote rosa e parità fra i
sessi. Uno sfregio a quei principi di democrazia ed equità, cui dovrebbe
ispirarsi quelli che amano riempirsi la bocca della “città medaglia
d’oro alla resistenza”, primi fautori di quanto sta per accadere.
Perché sempre lì siamo, il nemico è
sempre lo stesso, non vale nemmeno più la pena chiamarlo “avversario”,
perché se pur mutato nell’aspetto e nei modi il suo obiettivo è sempre
lo stesso: cancellare storia e tradizioni del nostro paese. A
rappresentarlo sono i Pisapia, i Majorino, comunisti fino al midollo,
anche se a volte lo negano, eredi di una generazione che sognava di
consegnarci alla religione laica con simbolo la falce e il martello,
loro ora ci riprovano con una vera sperando in migliore fortuna. Non ce
la faranno. I loro nonni non sono riusciti a fare abbeverare i cavalli
dei cosacchi in San Pietro, loro non ci faranno arrivare i cammelli del
califfato.
Se non saranno le femministe a
ribellarsi all’idea che i diritti delle donne siano violati con il
favore delle istituzioni, se le associazioni che difendono i diritti
degli omosessuali non sapranno opporsi a chi li condanna in linea di
principio, se gli animalisti tollereranno barbarie come la macellazione
islamica, se non lo faranno nemmeno i cattolici, abituati a venerare un
Dio che si accetta non per imposizione, ma per fede … sarà la società
civile a farlo. Perché il sacrosanto diritto di praticare la propria
religione, compreso quello dei musulmani, non può prevaricare le leggi
della Repubblica, prime fra tutte quelle che sanciscono la parità fra i
sessi e il rispetto di tutti a prescindere dalle loro preferenze
sessuali.
Otello Ruggeri
