Pagine

mercoledì 19 novembre 2014

"Ormai l'Italia non è più casa nostra"

 di Magdi Cristiano Allam



Buongiorno amici! Ieri sera nella #metropolitana di #Milano un gruppo di #teppisti #immigrati #maghrebini fumava tranquillamente. Un signore italiano li ha redarguiti ritenendo un dovere civico chiedere loro di rispettare la legge. Loro hanno reagito in modo furibondo assaltandolo, circondandolo e insultandolo.
I passeggeri italiani presenti erano intimoriti. Una signora ha detto: "Ormai l'Italia non è più casa nostra". Un signore ha replicato: "Ci conviene starcene per i fatti nostri. Questi qui sarebbero capaci di tirare fuori i coltelli e ucciderci".

Arrivata la fermata, il signore italiano è sceso. I teppisti immigrati maghrebini l'hanno inseguito fino alle scale mobili insultandolo, deridendolo e sputandogli addosso. Nessun italiano presente è intervenuto per difenderlo. Tutti si sono messi da parte voltando le spalle, facendo finta di niente, come se il fatto non li riguardasse. L'aggressione al signore italiano, colpevole di essere intervenuto verbalmente per far rispettare le nostre leggi, è proseguito fino all'esterno della metropolitana. Non c'era nessun agente di sicurezza. I teppisti immigrati maghrebini si sono comportati in modo violento contro un nostro concittadino onesto indisturbati e impunemente, come se l'Italia fosse una terra di nessuno dove vige la legge della giungla.
Cari amici, è ora non solo di dire basta ma di passare dalle parole ai fatti. Non possiamo più continuare a denunciare, a compiacerci della denuncia e a dare il voto a chi specula sulla denuncia. È ora di mettere le forze dell'ordine nella condizione di poter assicurare l'ordine pubblico ovunque, per porre fine a questa vergognosa realtà in cui gli italiani sono costretti a subire la violenza degli immigrati e per prevenire l'inevitabile tentazione di farsi giustizia da sé.