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mercoledì 9 aprile 2014

Fecondazione eterologa, orrore della Corte che apre alla genitorialita’ gay

fam-gay
9 apr – ”La Corte Costituzionale e’ diventata un vulnus per la sovranita’ popolare. Un organo dello Stato che si sovrappone a un potere dello Stato. L’ennesima bocciatura di una legge approvata da un Parlamento autonomo dimostra l’assoluta bizzaria di un’istituzione che emette sentenze a orologeria, scardinando il potere legislativo e legiferando al posto delle Camere”.
Lo afferma il vicecapogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale, Fabio Rampelli a commento della sentenza emessa dalla Corte Costituzionale sulla incostituzionalita’ del divieto di fecondazione eterologa. ”La legge 40, sulla quale facemmo una battaglia referendaria contro chi voleva abrogarla, fu ”legittimata’ dal voto del popolo – prosegue -.

Con questa sentenza si aprono orizzonti imprevedibili finanche la possibilita’ delle coppie omossessuali di prestare il proprio seme per avere un figlio. Un figlio a tutti i costi. Il divieto di fecondazione eterologa, al netto di ogni altra considerazione, era nato dalla necessita’ di non procreare ”figli su commissione’, di tutelare il corpo della donna, trasformabile in una vera e propria macchina fabbricatrice di figli. Con questo verdetto, i giudici della Corte non dimostrano alcun rispetto per i minori, la famiglia, la donna e la maternita”’. asca