Pagine

venerdì 11 aprile 2014

990MILA EURO DALL’ENI PER LUCIA ANNUNZIATA, QUELLA CHE VA A BALLARO’ A CRITICARE GLI STIPENDI D’ORO DEI BOIARDI DI STATO

1. LUCY ANNUNZIATA SCALPITA A ‘’BALLARÒ” CONTRO I SEI MILIONI DI STIPENDIO ANNUI DEL CAPO DELL’ENI PAOLO SCARONI CHE NON VENGONO TAGLIATI CON LA SPENDING REVIEW -

2. IL MINISTRI GUIDI LE RICORDA QUELLO CHE L’ANNUNZIATA SA BENISSIMO, OVVERO CHE SI TRATTA DI UNA SOCIETÀ QUOTATA, MA L’ANNUNZIATA VUOLE CHE “IL PUBBLICO SAPPIA” -

3. IL PUBBLICO SAPPIA ANCHE CHE TRA IL 2007 E IL 2012 LA GIORNALISTA CAMPANA HA DIRETTO IL PATINATISSIMO MENSILE “OIL”, RICEVENDO DALL’ENI LA BELLEZZA DI 990 MILA EURO -

4. “PECUNIA NON OILET”, DIREBBERO OGGI I LATINI. MA SOPRATTUTTO, NON DIMENTICA (BEI TEMPI QUANDO L’ENI, I SOLDI, LI INVESTIVA IN PRESTIGIOSE COLLABORAZIONI GIORNALISTICHE) -

lucia-annunziata
DAGOREPORT
Puntata di Ballarò di ieri sera, su Rai Tre, minuto 49. Il ministro dello Sviluppo Federica Guidi sta magnificando come da contratto i tagli annunciati dal governo Renzi agli alti papaveri della Pubblica amministrazione. Di fronte a lei, l’ex presidente di Viale Mazzini Lucia Annunziata scalpita già da qualche minuto e le piazza il domandone facendo un po’ la finta tonta: “La mia domanda era veramente un dettaglio, solo per capire. Lo stipendio più alto che si cita sempre è quello dell’amministratore delegato dell’Eni, ecco che penso sia sei milioni, sei milioni e qualcosa. Il prossimo amministratore delegato prenderà lo stesso stipendio, più o meno? L’Eni è fuori?”
La Guidi insorge e spiega quello che le sembra ovvio: “Ma l’Eni è un’azienda quotata, è una partecipata dal Tesoro…”. L’ex direttore del Tg3 lo sa benissimo, ma ci tiene a far passare comunque il suo concetto: “No, io faccio la domanda per capire, perché vorrei che il pubblico capisse che non si vanno a toccare i quattro stipendi più alti che noi citiamo (Eni, Enel, Finmeccanica e Terna, ndr). Quindi questi stipendi che fanno parecchi milioni non c’entrano e non si toccano”.
Un’insistenza, quella della Annunziata sui maxi-stipendi del Cane a sei zampe, che le fa davvero onore. Perché tra il 2007 e il 2012 la giornalista campana ha diretto il patinatissimo mensile “Oil”, ricevendo dall’Eni la bellezza di 990 mila euro. “Pecunia non oilet”, direbbero oggi i latini. Ma soprattutto, non dimentica. (bastacasta)