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giovedì 16 ottobre 2014

Palermo, allarme per sospetto caso di Ebola: esami inviati a Roma



L'uomo, di nazionalità francese, è arrivato in città dopo un viaggio in Togo, accusando febbre alta. Recatosi al Buccheri La Ferla è stato messo in isolamento, così come un extracomunitario affetto da tubercolosi. Attesa per l'esito delle analisi



ore 22 - Scatta l’allarme Ebola a Palermo. Dopo il ricovero di un extracomunitario messo in isolamento per accertata tubercolosi, un 50enne francese si è recato al pronto soccorso dell'ospedale Buccheri La Ferla, accusando febbre alta e mal di gola.

L'uomo, che era stato alcuni giorni in Togo, uno dei Paesi africani colpiti dal temuto virus della febbre emorragica, è stato posto immediatamente al protocollo anti-Ebola: è stato messo in isolamento e trattato dai sanitari con tutte le procedure previste. Inoltre, i campioni del suo sangue sono stati inviati all'ospedale Spallanzani di Roma, unico specializzato in Italia insieme al Sacco di Milano per le analisi su eventuali contagi. Ed è proprio in questo ospedale che, qualora fosse accertato il contagio da Ebola, il paziente dovrà essere trasferito con la massima urgenza. Per conoscere i risultati delle analisi, però, bisognerà attendere le prossime 24 ore.

Secondo l'assessorato regionale alla Salute, però, non ci sarebbe alcun allarme e l'uomo sarebbe affetto da tubercolosi, proprio come l'immigrato ricoverato nello stesso reparto.

Solo qualche giorno fa, in una nostra intervista a Francesco Scarlata, docente di malattie infettive dell’Università di Palermo, il professore aveva sottolineato che il rischio in Sicilia, così come nelle altre regioni c’era, dovuto non tanto agli immigrati che arrivano con gli sbarchi di Mare Nostrum, ma per coloro che si recano nei Paesi africani d’origine con aerei di linea e poi tornano in Italia, proprio nel pieno del periodo di incubazione.


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