Pagine

martedì 14 ottobre 2014

Alluvione a Genova, lo scandalo dei dirigenti premiati per la "prevenzione del rischio"



L'alluvione di giovedì conta un morto e 400 milioni di danni ma il Comune premia con un congruo premio economico anche il capo della Protezione civile

di BRUNO PERSANO

Lei è convinta che con il sistema di allerta meteo "le famiglie sono più tranquille quando i loro figli vanno a scuola". E' il capo della Protezione civile del Comune Monica Bocchiardo: queste cose le sa bene. Nonostante quest'ultima alluvione sia costata la vita ad un uomo ed almeno 300 milioni di danni, lei si giustifica sostenendo che "non poteva certo fermare l'acqua con le mani".

Eppure il sistema più che una falla ha mostrato di avere una voragine: giovedì pomeriggio, nessuno ha avvisato Genova che stava per piombare sulla città una bomba d'acqua di quelle proporzioni, ma lei, sicura delle sue convinzioni, ripete: "Purtroppo una persona è mancata, ma il mio obiettivo principale è salvare le vite umane".

Forse è per questo che il Comune l'ha premiata con bonus in busta paga: "Per aver svolto un buon lavoro nella sicurezza idrologica della città". Sembra un paradosso: l'ex candidato sindaco di Genova, Enrico Musso, lo chiama proprio così: un 'paradosso' che è costato alla collettività un bel gruzzolo di soldi: nel 2014 i dirigenti premiati hanno ottenuto 'retribuzioni di risultato' tra i 6 mila e i 17 mila euro oltre allo stipendio.

Con quello che è successo a Genova giovedì notte, cose del genere non potevano passare sotto silenzio e così è saltato fuori il consigliere comunale Enrico Musso che ha denunciato il fatto.

"Il sindaco Marco Doria e la sua giunta hanno ritenuto evidentemente 'conseguiti' i seguenti risultati - spiega Musso -: per il dirigente 1 gli obiettivi erano la mitigazione del rischio per gli edifici ubicati nelle aree di maggior rischio idrogeologico, sviluppo e promozione della conoscenza delle attività di Protezione civile. La retribuzione di risultato è stata di 7.171,74 (lordo annuo 93.886,75). Il dirigente 2 aveva come obiettivi il monitoraggio del territorio e gli appalti idrodrenaggio urbano. La retribuzione di risultato è stata 6.131,27 (lordo annuo 79.811,17)".

La lista prosegue: "Il dirigente 3 aveva per obiettivi lo scolmatore dei torrenti Bisagno e Chiaravagna, e gli interventi di adeguamenti idraulici per una retribuzione di risultato 9.405,44 (lordo annuo 109.558,76) mentre il dirigente 4 aveva come obiettivo, tra gli altri, la messa in sicurezza del territorio e la retribuzione di risultato è stata di 17.614,53 euro per un lordo annuo di 123.653,19".

Uno dei dirigenti premiati è proprio Monica Bocchiardo che si giustifica: "Io non posso conseguire un premio per fermare l'acqua con le mani. Se io avessi avuto un obiettivo di questo tipo e avessi dichiarato di averlo raggiunto avrei commesso un falso gravissimo". Invece - ha aggiunto - "abbiamo mitigato il rischio lavorando insieme a quelle che sono le altre istituzioni per raggiungere una maggiore sicurezza delle persone che vivono e che abitano in quelle zone".



fonte