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sabato 21 aprile 2018

Calabria, tre immigrati africani sequestrano e stuprano una donna per 15 giorni



Segregata e violentata per quindici giorni da tre immigrati africani in una casa di Rosarno. È l’incubo vissuto da una 39enne inglese nelle campagne della provincia di Reggio Calabria. Il principale responsabile, si chiama Momodou Jallow ha 37 anni, ed è del Burkina Faso. L’uomo è stato arrestato dalla polizia del commissariato di Gioia Tauro per sequestro di persona, violenza sessuale aggravata e continuata, violenza privata e furto mentre gli altri due extracomunitari (originari del Mali) sono stati denunciati in stato di libertà per violenza sessuale e favoreggiamento.

La donna inglese è stata segregata in una casa di Rosarno

A dare l’allarme è stata la donna che è riuscita a telefonare ai servizi sociali inglesi che hanno girato l’allarme all’Interpol che ha allertato il Commissariato locale. Gli agenti hanno rintracciato la cittadina inglese nei pressi della stazione ferroviaria di Rosarno: era riuscita a scappare dal posto in cui era stata segregata e ha fornito alla polizia elementi utili per risalire ai suoi aguzzini. Gli agenti hanno arrestato il 37enne, ritenuto responsabile del sequestro, e hanno effettuato una perquisizione nell’appartamento indicato dalla vittima come luogo di prigionia, accertando la presenza di altri due extracomunitari ritenuti responsabili in concorso con l’uomo.

Orrore in Calabria: una storia di sevizie e di violenza

La cittadina inglese, dopo aver vissuto con Momodou Jallow , di 37 anni, del Burkina Faso, in una cittadina della Germania, è stata convinta dall’uomo a seguirlo in Calabria.  Scondo il racconto della vittima, Jallow a quel punto l’ha privata del telefonino e della carta di credito – con la quale ha prelevato diverse migliaia di euro – e l’ha segregata nell’appartamento nel quale è stata ripetutamente violentata per quindici giorni non solo da Jallow ma anche da altri extracomunitari. Ai poliziotti la donna ha anche raccontato che l’uomo viveva con i proventi dello spaccio di droga. La svolta nella vicenda c’è stata giovedì quando la donna è riuscita ad approfittare di un attimo di distrazione dei suoi sequestratori riuscendo a chiamare in Inghilterra.

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