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giovedì 21 marzo 2019

Pamela punita come le schiave nigeriane



La Verità pubblica una ricostruzione agghiacciante dell’autopsia della giovane romana Pamela Mastropietro, dalla quale si deduce che chi sezionò il corpo utilizzò una tecnica probabilmente seguita per far sparire i corpi delle ragazze schiave nigeriane uccise per punirle quando tentano di sottrarsi alla prostituzione.
Il medico che ha eseguito l’autopsia ha parlato di un lavoro eseguito da mani esperte che non hanno impiegato meno di 10 ore.


Il corpo è stato fatto in 24 pezzi. La testa è stata staccata dal collo e chi l’ ha ricomposta per mostrarla alla mamma mandata all’ obitorio senza nessun sostegno psicologico se non quello offerto da un ufficiale donna dei Carabinieri per il riconoscimento (fu fatto simulando con dei cuscini la presenza di un corpo che in realtà non c’era) ha chiuso gli occhi e rimesso la lingua a posto, i primi rilievi mostrano la lingua serrata tra i denti.

Le cosce della ragazza sono state disossate da Oseghale (si accusa di aver fatto a pezzi Pamela, ma non di averla uccisa) e i femori sono scarnificati e sono statati staccati dal bacino e dalle rotule. Le costole sono state staccate dallo sterno e dalla colonna vertebrale e sono state in parte scuoiate.

Gli organi interni sono stati separati. Le gambe sono state tagliate all’ altezza delle caviglie, le mani staccate all’ altezza dei polsi, le braccia disarticolate all’ altezza del gomito e le braccia staccate dalle spalle. La colonna vertebrale è stata spezzata in due e separata dal resto. I due seni di Pamela sono stati entrambi recisi, la vagina e la vulva sono state strappate dal corpo e la parte esterna è stata abrasa, manca circa il 20% della pelle, non c’ è traccia di cinque litri di sangue e non si è mai trovato il collo.

Un rituale? La testa è stata staccata all’ altezza della prima vertebra poi fino alle scapole non si è trovato nulla. Perché? Una delle ipotesi è che Pamela sia stata dissanguata usando la tecnica halal come fanno i mussulmani quando sgozzano i capretti e gli altri animali per far defluire completamente il sangue. E tanti interrogativi riguardano il perché manchi la pelle e perché siano stati separati gli organi interni.

Certo è che in alcuni rituali di magia nera usati dalla mafia nigeriana per l’affiliazione o per tenere soggiogati i membri e soprattutto le ragazze che vengono fatte prostituire è previsto che si ricoprano gli adepti con pezzi di pelle strappati da una vittima.

Fonte: La Verità