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martedì 10 luglio 2018

Turchia, gay siriano mutilato e decapitato a Istanbul



La denuncia di una ong: era già stato violentato e minacciato

Ankara, 4 ago. (askanews) – Il corpo di un rifugiato siriano gay è stato trovato mutilato e decapitato due giorni dopo la sua scomparsa nel centro di Istanbul, secondo un’associazione per i diritti degli omosessuali. Muhammed Wisam Sankari è scomparso il 23 luglio dopo aver lasciato la sua casa nel quartiere conservatore di Fatih, ha detto l’associazione Kaos GL per la ricerca culturale e la solidarietà di gay e lesbiche. Il suo omicidio non ha trovato spazio sulla stampa turca, se non su qualche giornale di sinistra che cita l’associazione Kaos GL, nè c’è conferma ufficiale del fatto che sia stato ucciso perchè gay.

Il 25 luglio il corpo è stato trovato decapitato e mutilato, ha detto l’associazione.
L’uomo era arrivato a Istanbul dalla Siria un anno fa in fuga dalla guerra, ma voleva abbandonare la Turchia perchè temeva per la sua vita. Era stato minacciato da gang maschili armate di coltelli che, diceva, volevano violentarlo, hanno riferito gli amici a Kaos GL. Il corpo è stato talmente devastato che è stato possibile riconoscerlo solo dai vestiti. “Hanno colpito Wisam con enorme violenza, due coltelli di sono rotti dentro di lui.

L’hanno decapitato. La parte superiore del corpo era oltre ogni possibilità di riconoscimento, gli organi interni erano al di fuori. L’abbiamo riconosciuto dai pantaloni” ha detto un amico.
Il siriano era stato rapito e violentato già cinque mesi prima della sua morte, ha detto uno dei suoi coinquilini all’associazione. “L’hanno portato in auto in un bosco dove l’hanno picchiato e violentato” ha detto l’amico Rayan, che ha aggiunto che con Wisam avevano dovuto già cambiare casa perchè omosessuali. Per l’omicidio non ci sono stati arresti.

L’omosessualità è legale dal 1923 in Turchia e lo era già da metà ottocento nell’impero ottomano. Ma i gay sono mal tollerati in una società islamica conservatrice. Le autorità di Istanbul a giugno hanno vietato per il secondo anno di fila il gay pride, citando motivi di sicurezza e ordine pubblico. (fonte afp)

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