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sabato 16 giugno 2018

Leghisti furiosi contro Gruber e Floris. E parte la campagna #BoicottaLa7



L’hashtag su Twitter è esplicito: #boicottaLa7. A rilanciarlo i principali account leghisti e i supporter di Matteo Salvini, seguiti da militanti e simpatizzanti del centrodestra. Gli attacchi via Twitter contro la tv di Urbano Cairo hanno una motivazione ben precisa. La quantità di trasmissioni e di programmi di approfondimento indirizzati contro il leader della Lega che, da quando è ministro dell’Interno are diventato il nemico numero uno di Lilli Gruber, Giovanni Floris e dei vari opinionisti e giornalisti de La7.

I fan di Salvini salvano solo l’Ispettore Barnaby

Tanto per capire che cosa ne pensa la Rete che fa riferimento a Salvini. è stato ritwittato centinaia di volte il palinsesto tipo de La7 in chiave sarcastica: una lunga sequenza di trasmissioni anti-leghiste (e contro il centrodestra in generale) intervallate da qualche episodio dell’Ispettore Barnaby (telefilm di punta dell’emittente di Cairo).

L’intervista agguerrita della Gruber a Salvini

Ecco allora che è arrivato il vero e proprio invito al boicottaggio da parte dei simpatizzanti leghisti e del centrodestra. In effetti, chi ha avuto modo di vedere l’intervista della Gruber di martedì sera a Matteo Salvini, oltre al servizio di Paolo Pagliaro sugli immigrati dal quale risultava (con statistiche surreali, dove non a caso non veniva citata alcune fonte) che l’Italia fosse tra i fanalino di coda per quel che riguarda l’accoglienza. Non si era comportato in maniera molto dissimile Floris. Gli ospiti dell’ultima puntata di DiMartedì erano una specie di plotone di esecuzione contro il leader della Lega. Da qui l’appello sui Social: #BoicottaLa7. E per l’emittente di Cairo, che non brilla né per raccolta pubblicitaria nè per ascolti, è l’ennesima mazzata.

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