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mercoledì 18 aprile 2018

Gentiloni: "Immigrazione? Abbiamo fatto un lavoro straordinario" Il premier uscente elogia se stesso: "Siamo riusciti a far rispettare le regole a chi è arrivato nel nostro Paese"



di Marco Dozio

Paolo Gentiloni Silveri per oltre un anno ha goduto (immotivatamente) di buona stampa. I media mainstream elogiavano la moderazione di Gentiloni, il buon governo di Gentiloni, gli ottimi risultati di Gentiloni, il ruolo essenziale di Gentiloni, lo stile di Gentiloni, quindi Gentiloni pronto al bis. Il tutto corredato da un presunto “alto gradimento” degli italiani per l’operato di Gentiloni, fake news propagandata a più riprese nel corso degli ultimi mesi. Poi abbiamo visto come sono andate le elezioni del 4 marzo e il conseguente indice di gradimento (reale) manifestato dagli elettori per il premier uscente.

Eppure, similmente ai suoi compagni di partito, il presidente del Consiglio non fa alcuna reale autocritica pubblica, anzi elogia se stesso e in particolare le politiche del suo governo sull’immigrazione. Giudicate addirittura come 
straordinarie. È modesto, Gentiloni: "Vogliamo insistere sul lavoro straordinario che è stato fatto nell'ultimo anno-anno e mezzo in particolare per rendere i flussi migratori meno ingovernabili, innanzitutto per ridurne il numero", ha dichiarato a Udine durante un comizio per il malridotto centrosinistra in vista delle regionali in Fvg.

"Abbiamo 95.000 arrivi in meno negli ultimi nove mesi e stiamo intravedendo per la prima volta la possibilità che questo flusso, che certo non verrà cancellato da qualcuno, come qualcuno promette, si riduca. C'è un'unica strada, perchè l'Africa è lì, e non la possiamo cancellare con un tratto di penna. Siamo nel Mediterraneo, ci affacciamo con la nostra penisola, avremo dei flussi migratori nei prossimi decenni. La sfida per chi governa è se possiamo sottrarli ai trafficanti di esseri umani, ridurne il numero, e far rispettare le regole a chi arriva nel nostro Paese. Ci riusciamo? Io penso che il lavoro di questo ultimo anno ha dimostrato che si può fare, e che noi siamo in grado di farlo".

Insomma colui che arrivò terzo alle primarie di Roma dietro Marino e Sassoli, segno che il PD ha rifilato agli italiani un politico sgradito persino ai suoi elettori, ci spiega che il suo governo “ha fatto rispettare le regole” agli immigrati, quando basta farsi un giro nelle periferie o attorno a molti centri d’accoglienza, oppure scartabellare i resoconti quotidiani della cronaca nera per capire che si tratta di una dichiarazione lunare.

Insomma, il PD avrebbe gestito bene, nel suo complesso, la questione migratoria: lo dice mentre prosegue l’inquietante fenomeno degli sbarchi fantasma, con annessi rischi legati al terrorismo islamico, e mentre la spesa dei contribuenti per mantenere migliaia di richiedenti asilo, che si riveleranno in gran parte clandestini, veleggia verso i 5 miliardi l’anno. Un successone, strano che gli italiani non se ne siano accorti.

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