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mercoledì 28 marzo 2018

Sgarbi annuncia: «Berlusconi può ricandidarsi, risulta riabilitato»


Berlusconi «dall’8 marzo poteva chiedere la riabilitazione delle funzioni politiche attive o passive e lo ha fatto». Vittorio Sgarbi, intevenendo a Circo Massimo, su Radio Capital apre uno scenario possibile nei prossimi mesi. «Nell’arco di un mese può candidarsi in prima persona» e per farlo «non serve più Strasburgo», aggiunge Sgarbi. Il che vuol dire che in caso di ritorno al voto, Berlusconi Fi potrà essere di nuovo in lista. La riabilitazione – spiega il critico d’arte – è «una cosa che può avvenire dopo la scadenza dei tre anni di pena ai servizi sociali». Insomma, «con questa cosa puoi votare e essere votato», assicura Sgarbi.

Berlusconi di nuovo in pista? La legge

Si è parlato molto della riabilitazione del leader di FI e ora, nelle more dei passaggi istituzionali che dovaqnno portare a un nuovo governo, la questione torna in auge. Si chiama istanza di riabilitazione e per come stanno andando le cose, con il Cavaliere “regista” del centrodestra ed elemento di equilibrio nella dialettica politica, la riabilitazione è uno scenario che ha una sua concretezza. Questa la normativa sulla riabilitazione, regolata dall’articolo 178 del codice penale: “estingue le pene accessorie e ogni altro effetto penale della condanna salvo che la legge disponga altrimenti”. La legge in questione, la Severino, prevede la riabilitazione di politici e amministratori condannati in via definitiva. La richiesta può essere depositata a partire dal giorno in cui la pena (per la condanna per frode fiscale) sarà definitivamente estinta. Quel giorno è stato l’8 marzo, quattro giorni dopo il voto. Sarà il giudice di sorveglianza a valutare la richiesta e l’istruttoria, oltre che la fissazione della data: non saranno certo questione di giorni. Anzi. Dipende dall’arretrato e poi non ci sono ragioni di urgenza. E’ ragionevole ipotizzare almeno un paio di mesi. Ma non c’è dubbio che il giudice potrebbe riabilitare del tutto il cittadino Berlusconi, far così cessare gli effetti della Severino e riconsegnare quei diritti civili persi con la condanna compreso quello di essere candidato.

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