La sterlina ha toccato il massimo da sette settimane dopo la diffusione dell'indice Markit Pmi sui servizi di agosto, che è andato oltre le attese. La valuta britannica è salita a 1,3372 dollari, con un rialzo di circa lo 0,45% sul biglietto verde; contro l'euro è salita dello 0,32% a 1,195. L'indice Markit è balzato ad agosto a 52,9 dal 47,4 di luglio (un aumento di 5,5 punti, il massimo da 20 anni).
La sterlina ha superato il livello del 4 agosto, quando la Banca d'Inghilterra aveva annunciato un taglio di 0,25 punti del tasso d'interesse e la ripresa del programma di quantitative easing. La moneta era crollata dopo il voto del 23 giugno sul referendum sulla Brexit.
Il dato sui servizi conferma i segnali giunti da altri indicatori sui consumi e sull’industria manifatturiera, tutti all’insegna di un generalizzato recupero dell’economia e della fiducia dopo il contraccolpo del referendum. «I servizi - osserva Jameel Ahmad, capo analista dei mercati per Fxtm - sono una componente essenziale per l’economia e questo dato dovrebbe allentare i timori che l’esito del referendum possa innescare un’immpediata recessione nel Regno Unito».
Prima del voto su Brexit e anche nelle prime reazioni a caldo la maggior parte degli analisti e dei policymakers aveva dato per scontata la caduta in recessione dell'economia britannica. Gli ultimi indicatori sembrano allontanare gli scenari più cupi anche se è troppo presto per trarre conclusioni. I negoziati dull'uscita di Londra dalla Ue devono ancora cominciare e molto dipenderà dal loro esito finale.