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martedì 17 maggio 2016

“Sono soldi miei, decido io”. La Boldrini usa così le tasse degli italiani


di Franco Bechis
Quando il presidente dell’Inps, Tito Boeri, ha spiegato che i vitalizi dei parlamentari sono finanziariamente insostenibili, ha scoperto l’acqua calda, quel che da mesi è stato rivelato a tutti da una inchiesta di Libero sul clamoroso divario fra contributi versati e assegni riscossi dagli ex deputati e senatori. Ma l’acqua calda evidentemente brucia, vista la reazione piccata del presidente della Camera Laura Boldrini, che ha affidato la risposta a un comunicato stampa: “È infine utile ricordare che gli oneri derivanti sia dal nuovo sistema contributivo, che dal sistema dei vitalizi in vigore in precedenza, gravano interamente ed esclusivamente sui bilanci interni di Camera e Senato, e non dell’Inps”.




Raramente si è vista una reazione più sprezzante verso le tasse degli italiani: quei bilanci di Camera e Senato vengono alimentati esclusivamente dai contribuenti, che versano obbligatoriamente il dovuto all’erario che poi trasferisce ogni anno circa 1,8 miliardi di euro degli italiani ai palazzi della politica. Ora che sia l’Inps a gettare dalla finestra i loro soldi o che questo sia lo sport più praticato da Camera e Senato, evidentemente per i contribuenti italiani non fa gran differenza.
Sono sempre soldi loro quelli che butta dalla finestra la Boldrini, e sorprende che il presidente della Camera si faccia pure orgoglioso vanto di questo malcostume.

Fra le tante responsabilità che chi guida Montecitorio ha, una è davvero incredibile, senza paragoni nel mondo: né per i contributi versati per avere i vitalizi, né per le attuali pensioni simil-contributive (non lo sono affatto, avendo coefficienti di trasformazione assai più generosi di quelli in vigore per gli altri italiani) la Boldrini ha mai pensato di costituire un fondo pensionistico per investirli e farli rendere un minimo, alleviando in quel modo il peso di quei privilegi sulle tasche degli italiani.

Ma perché l’imperatrice di palazzo e la corte che l’assiste avrebbe dovuto pensare una soluzione così semplice come quella utilizzata in ogni parte del mondo e in ogni settore? No, siano quei creduloni dei contribuenti italiani a pagare pure gli interessi e la rivalutazione del capitale versato. Li mungono sempre, per quel po’ di più manco se ne accorgeranno…

L’IMBECCATA