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sabato 26 settembre 2015

Vicenza, bambina di 11 anni sottoposta a mutilazione genitale: sotto inchiesta il padre


Appena undici anni e costretta dal padre a subire l'infibulazione. Una vita rovinata. Accade a Vicenza a una bambina figlia di un uomo ghanese residente da anni nella città veneta. L'uomo, operaio 40enne, ha costretto la piccola ha subire l'atroce mutilazione genitale per rispettare le tradizioni culturali del suo paese d'origine.

Il viaggio dell'orrore - Con una freddezza inquietante l'uomo ha organizzato durante lo scorso periodo natalizio un viaggio alla volta del Ghana apposta per sottoporre la bambina alla barbarie, nonostante le strenue opposizioni della piccola. In chissà quali condizioni igieniche e con quali strumenti, la bambina ha subito l'asportazione della clitoride, delle piccole labbra, di parte delle grandi labbra vaginali, e la cucitura della vulva che lascia aperto solo un minuscolo foro per la fuoriuscita dell'urina e del sangue mestruale. Questa è l'infibulazione, l'atroce pratica con cui vengono torturate 130 milioni di donne nel mondo.

La maestra - Tornata in Italia, la bambina non è potuta tornare in classe come tutti i suoi compagni di scuola al termine delle vacanze di natale, perché la mutilazione le ha causato una grave infezione che ha messo a rischio la sua vita. Quando si è ripresentata in aula, la sua maestra si è subito accorta che qualcosa non andava nella bambina. E poi l'agghiacciante confessione; la piccola le ha raccontato quanto successo e l'insegnante ha subito allertato e fatto intervenire la psicologa della scuola per sostenere la ragazzina, oltre che denunciare il fatto alle autorità. La sua denuncia ha determinato l'apertura di un'inchiesta per lesioni gravissime. C'è solo da sperare che non cada nel vuoto e che porti invece a una punizione esemplare, tale da controbilanciare il peso di una vita frantumata.


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