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sabato 2 maggio 2015

Pensioni, Inps: due assegni su 3 sono inferiori ai 750 euro



Il 64,3% delle pensioni ha un importo inferiore a 750 euro. Lo rende noto l’Inps nel comunicato sui dati delle pensioni nel 2015. Per gli uomini la percentuale di prestazioni con importo inferiore a 750 e’ del 45,2%, mentre per le donne e’ del 78,2%. Delle 11.595.308 pensioni con importo inferiore a 750 euro, 5.322.007 (il 45,9%) beneficiano di prestazioni legate a requisiti reddituali bassi, quali integrazione al trattamento minimo, maggiorazioni sociali, pensioni e assegni sociali e pensioni di invalidita’ civile.

L’eta’ media dei pensionati e’ 73,6 anni, con una differenziazione per genere di piu’ di 4 anni (71 per gli uomini e 75,4 per le donne).
Per la categoria Vecchiaia, spiega l’Inps, il 22,3% delle pensioni e’ erogato a soggetti di eta’ compresa tra 65 e 69 anni. Il 47,1% dei titolari di sesso maschile delle pensioni di invalidita’ previdenziale ha un’eta’ compresa tra 50 e 69 anni, mentre le donne hanno per il 61,1% un’eta’ superiore o uguale a 80 anni.

Per quanto riguarda l’invalidita’ civile, il 53,3% dei titolari di sesso maschile ha un’eta’ inferiore a 60 anni; percentuale che scende al 31% per le donne, che invece presentano una concentrazione molto alta nelle eta’ avanzate (47% per eta’ uguali o superiori a 80 anni).

Da segnalare l’aumento dell’eta’ di pensionamento nel periodo 2009-2015, sia per le pensioni di vecchiaia sia per quelle di anzianita’. Per le prime, il dato piu’ significativo riguarda le donne, con una differenza di 2,9 anni (si passa infatti da un’eta’ media alla decorrenza di 61,3 anni nel 2009 ai 64,2 anni del 2015). Piu’ contenuto l’aumento per gli uomini, che passano dai 65,7 anni del 2009 ai 66,4 del 2015, con una differenza di 0,7 anni. La differenza di eta’ per la pensione di anzianita’ e’ invece di 1,1 anni per gli uomini (che passano dai 59,4 anni del 2009 ai 60,5 del 2015) e di 0,8 anni per le donne (59,1 anni nel 2009 e 59,9 anni nel 2015).

L’Inps rende anche noto che aumenta l’importo medio mensile delle pensioni: “risulta in costante crescita” passando da 780,14 euro nel 2012 a 825,06 euro nel 2015. “Cio’ e’ dovuto essenzialmente agli effetti della perequazione automatica delle pensioni e all’effetto sostituzione delle pensioni eliminate con le nuove liquidate che presentano mediamente importi maggiori, anche in relazione alle recenti riforme pensionistiche cha hanno aumentato i requisiti di accesso per il pensionamento”, dice l’istituto.

(AGI) .