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martedì 11 novembre 2014

La casta si cancella il tetto alle pensioni d’oro, sparito il comma



11 nov – E’ sparito il comma che prevedeva un tetto per le pensioni più ricche, un giochino che nel 2014 costerà 2 milioni di euro e nel 2024 addirittura 493.

Scrive il Corriere della Sera che secondo un calcolo dell’Inps a godere di questo regalo saranno 160mila persone, tutte quelle che pur avendo raggiunto i 40 anni di anzianità nel dicembre 2011 hanno potuto scegliere di restare in servizio fino ai 70 o 75 anni. Soprattutto – quindi – magistrati, prof universitari, burocrati dello Stato.  Gian Antonio Stella fa i calcoli: nel 2014 il giochino costerà 2 milioni di euro, nel 2024 addirittura 493. Per un totale, nel decennio, di 2 miliardi e 603 milioni di euro.

Colpo di spugna – La legge 214 del 2011 del ministro Elsa Fornero diceva all’articolo 24 che dal primo gennaio 2012 quelli che potevano andarsene con il vitalizio più alto (40 anni di contributi) ma restavano in servizio potevano sì incrementare ancora la futura pensione ma non sfondare l’unico tetto esistente: l’80% dell’ultimo stipendio. Bene, anche questo limite, è stato cancellato. Le quattro righe della clausola di salvaguardia sono sparite. Risultato: questa categoria di privilegiati ora potrà aggiungere, restando in servizio con stipendi sempre più alti, di anno in anno, nuovi incrementi del 2% per ogni anno. Tanto che qualcuno riuscirà ad andare in pensione con il 110 o il 115% dell’ultima busta paga. (Imolaoggi)