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lunedì 3 novembre 2014

I profughi protestano: "Acqua fredda e anche i pasti non ci piacciono"



Alcune richieste sono state subito accolte
di GIANFRANCO BENI

Grosseto, 25 ottobre 2014 - VIVACE e colorita protesta ieri mattina a Massa Marittima di un nutrito gruppo di profughi africani, una ventina in tutto in rappresentanza dei trentacinque attualmente ospiti del Centro di accoglienza realizzato in località Le Piane in locali di proprietà privata. I profughi si sono lamentati per tutta una serie di situazioni che, a loro parere, rendono problematica la loro permanenza nella struttura stessa situata ad alcuni chilometri di distanza dalla Città del Balestro. In particolare i profughi hanno evidenziato la mancanza da oltre due mesi di acqua calda per provvedere all’igiene personale, l’indisponibilità ad usufruire di capi di vestiario in alternativa a quelli giornalmente indossati, la qualità e quantità di cibo erogato, la mancata organizzazione finora di un corso di lingua italiana e la indisponibilità della tessera per usufruire gratuitamente del servizio di trasporto pubblico gestito dalla Tiemme.

Dopo un’iniziale sosta al comando della Polizia Municipale, il gruppo dei profughi ha proseguito in direzione di piazza Garibaldi ove, all’ingresso del Palazzo Comunale, si è intrattenuto con i carabinieri ai quali hanno esternato i motivi della loro protesta ricevendo assicurazione di un pronto intervento risolutore con i responsabili della gestione del Centro di accoglienza delle Piane, svolta da un’associazione di Lucca che da tempo opera nella zona delle Colline Metallifere. I primi frutti si sono subito visti iniziando dalla immediata sostituzione della caldaia dell’acqua calda fino all’annuncio che il corso di italiano verrà avviato per tutti a partire da martedì prossimo, mentre la Tiemme ha provveduto alla consegna del tesserino personale di accesso ai propri servizi di linea. Nulla di particolare è stato invece rilevato per quanto attiene la qualità dei pasti e la disponibilità di nuovo vestiario ricorrendo a quello offerto dalla Caritas. Attualmente come detto sono circa trentacinque i profughi ospitati alle Piane. I loro arrivi sono avvenuti a scaglioni a partire da aprile, mentre gli ultimi risalgono a una decina di giorni fa.

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