27 ott. – Ha trentuno anni Giuseppe Falcomata’, nuovo sindaco di Reggio Calabria. Avvocato, ex capogruppo del Pd in consiglio comunale dopo una esperienza in consiglio circoscrizionale, eredita un Comune commissariato per mafia, con una situazione finanziaria disastrosa.
Questo è uno stralcio dal lungo e dettagliato articolo di strettoweb sulle sconvolgenti esternazioni di Giuseppe Falcomatà fatte nel mese di agosto, da candidato a sindaco di Reggio Calabria per il centrosinistra.
I paesi dell’entroterra, soprattutto
in provincia di Reggio come nel resto della Regione, sono spopolati,
demograficamente tristi, con età media alta e scarso ricambio
generazionale. Sono paesi che si desertificano insieme alle loro
campagne. In una logica di cooperazione, due fragilità possono
costituire una risorsa: la proposta va nella direzione dell’accoglienza diffusa dei migranti
in zone che subiscono abbandono da parte della popolazione, così da
trasformare l’attuale rete assistenziale e i relativi fondi, dalla
debole efficacia, in capitale per lo sviluppo umano del nostro territorio, così che queste persone possano ripopolare i nostri paesi
e riavviare attività lavorative all’interno di filiere di economia
civile. L’idea è che l’accoglienza possa restituire fertilità e
generatività alle nostre terre, essendo queste accoglienti per i
migranti. Abbiamo non solo l’occasione di proporre un metodo di
accoglienza diverso, più umano, nei confronti dei migranti ma anche di
valorizzare quei centri che più degli altri subiscono la crisi e si
spopolano e desertificano a causa delle opportunità sempre più ridotte
(che invece miracolosamente si riprenderebbero con l’arrivo degli
immigrati?, ndr), perdendo la propria identità e la propria storicità (e l’identità e la storicità del luogo sarebbero restituite dagli stranieri?, ndr) .
fonte