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sabato 4 ottobre 2014

Lampedusa, riapre il centro per migranti. A dirigerlo il suocero del fratello di Alfano

4 ottobre – Lampedusa è con il fiato sospeso: la paura degli isolani è di tornare a essere la frontiera militarizzata d’Europa. Sì, perché il combinato disposto fra il probabile arretramento della missione di ricerca e soccorso in alto mare Mare Nostrum (o la sua sostituzione con l’europea Frontex plus) e la riapertura del centro per immigrati vuole dire solo una cosa: riportare le lancette dell’orologio a quando l’Isola era il principale punto di accoglienza dei flussi migratori provenienti dall’Africa.

Ma a Lampedusa si fa sul serio e il centro immigrati, dopo un mese di lavori di ristrutturazione, è pronto a riaprire i battenti sotto una nuova gestione: quella della Confederazione nazionale delle Misericordie che si è aggiudicata l’appalto in seguito a una procedura negoziata della Prefettura di Agrigento. A dirigerlo c’è Lorenzo Montana che annuncia l’apertura ufficiale entro fine mese: “Ma già da ora siamo in condizione di accogliere perché abbiamo dei moduli operativi”.

In attesa dei primi ospiti, il nuovo direttore si deve però difendere da una parentela ingombrante: sua figlia è sposata con Alessandro Alfano, fratello del ministro dell’Interno Angelino: “Non sono stato scelto dal capo del Viminale, ma dalla Confederazione Misericordie per le mie qualità personali, umane, professionali e intellettive. E anche perché sono un lampedusano doc”. E il ministro? “A lui che interessa? Io ho rapporti con con il prefetto Morcone e col mio prefetto che è il dottor Diomede”. [...]




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