Pagine

mercoledì 17 settembre 2014

L’Italia muore. La Camera si occupa di ius soli e voto agli immigrati


17  settembre – Sabato scorso, intervenendo a Palermo alla festa nazionale di Sel, la presidente della Camera Laura Boldrini ne ha auspicato una rapida approvazione. In effetti potrebbe essere la volta buona. Secondo il parlamentare del Partito democratico Kalid Chaouki, si potrebbe arrivare al voto prima di Natale

Si tratterebbe di introdurre nel nostro ordinamento il principio dello ius soli, in base al quale a determinare la cittadinanza è la terra in cui si nasce e non solo la famiglia in cui quali si nasce.

Si vuole anche affrontare il caso dei ragazzi stranieri nati all’estero ma giunti in Italia giovanissimi e cresciuti, al pari dei loro colleghi ‘nativi’,  come tutti i ragazzi italiani. E c’è, infine, la questione generale, cioè i tempi che occorrono a un adulto per diventare cittadino italiano. La legge stabilisce che lo straniero debba aver vissuto regolarmente nel nostro Paese per almeno dieci anni. Ma da quel momento ne passano mediamente altri quattro prima che la pratica si concluda.

Nei giorni scorsi è ripresa la discussione delle varie proposte di legge davanti alla Commissione Affari Costituzionali della Camera. Sono state avviate delle audizioni. Anche quella dei promotori della campagna “l’Italia sono anch’io” che, nel marzo del 2012, si concluse col deposito di due proposte di legge di iniziativa popolare. Una è quella sulla cittadinanza, l’altra prevede il diritto di voto passivo e attivo per gli stranieri alle elezioni amministrative.

Il fulcro della proposta di iniziativa popolare è l’introduzione di una forma ‘temperata’ di ius soli. Si prevede che i nati in Italia acquisiscano automaticamente la cittadinanza se uno dei due genitori risiede in Italia da almeno un anno. Quanto ai nati all’estero ma giunti in Italia da bambini (entro i dieci anni di età), la proposta prevede che possano chiedere la cittadinanza entro due anni dal compimento della maggiore età. Per gli adulti, il tempo di soggiorno regolare in Italia è dimezzato: da dieci a cinque anni.(Imolaoggi)