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lunedì 1 settembre 2014

"I TALEBANI MI HANNO VIOLENTATA, MA MI HANNO RISPETTATA"

Ebbene sì, i talebani mi hanno violentata, ma mi hanno anche rispettata - non sono mostri .

Il Brussels Journal riporta la storia allucinante di Joanie de Rijke, una giornalista olandese di sinistra che si è recata in Afghanistan per fare un'intervista simpatica con i talebani jihadisti che avevano appena ucciso dieci soldati francesi.

Naturalmente, è stata sequestrata e violentata a ripetizione per sei giorni. Ed ora è arrabbiata… ma non con i orribili talebani che "l' hanno rispettata" anche se, purtroppo, "non potevano controllare la loro testosterone". No, è arrabbiata con i governi belgi ed olandesi che hanno rifiutato di pagare il riscatto di 2 milioni di dollari imposto dagli jihadisti. E certamente, nei Paesi Bassi, i mass media ed il governo sono furiosi che Geert Wilders abbia sottolineato l' evidenza:

"Questa storia è un'illustrazione perfetta del declino morale delle nostre elite. Sono così tanto accecate dalla loro ideologia che chiudono gli occhi sulla verità. Uno stupro? Ebbene, tengo a mettere le cose in prospettiva, dice la giornalista di sinistra: i talebani non sono mostri. Le nostre elite preferiscono negare la realtà che farci fronte. Si sarebbe potuto aspettare questo: una donna è stata violentata e trova ciò insopportabile. Ma questa giornalista non è arrabbiata, poiché i musulmani che hanno preso parte allo stupro le hanno anche mostrato rispetto. 
Le nostre elite, che si tratti di politici, di giornalisti, di giudici, di mangioni di sovvenzioni o di funzionari, sono completamente persi.  

Non è soltanto questa giornalista violentata che soffre della sindrome di Stoccolma, ma l' insieme delle elite olandesi. Il loro solo riferimento morale è di evitare di irritare i musulmani - è la sola cosa che condanneranno." (Fonte: Brussels Journal e nationalreview , da Scettico )

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