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martedì 23 settembre 2014

Bologna: immigrati scatenati. Spaccio di droga e tre tentati omicidi


Bologna – Sparatoria all’ex-Manifattura Tabacchi, Lega: ‘PD e alleati non percepiscono la grave situazione’

coltello23 settembre – Ieri sono stati tre i tentati omicidi nell’area della ex manifattura tabacchi in via Ferrarese. Movente, il controllo del mercato dello spaccio, obiettivo due nordafricani, di cui uno ferito a una coscia, trasportato al Maggiore e stato sottoposto a intervento chirurgico. Poche ore dopo, gli agenti, in ospedale per le indagini, hanno identificato un magrebino ferito da un coltello, arrivato al Pronto Soccorso in taxi proprio dalla stessa zona.

Un “grido di allarme che da sempre la Lega lancia sul degrado e sulle occupazioni abusive così tanto normali da poter vedere recapitare da parte di pony express delle pizze a domicilio, all’interno dell’ex manifattura tabacchi, ormai si perde nel tempo”.

A scriverlo è la consigliera comunale Lucia Borgonzoni in una nota “ma del resto solo il PD ed i suoi fidi alleati di questa città pare non riescano a percepire la grave situazione in cui versano alcune zone del quartiere Navile. Le parole del Procuratore aggiunto Giovannini – ‘Segnale pessimo e assai preoccupante’ – non lasciano margine di fraintendimento sulla probabile guerra che sembra essersi aperta sul controllo del traffico di eroina che all’ex manifattura pare abbia il proprio epicentro di smistamento. Non si può pensare che la situazione si risolva da sola e non si può permettere che i cittadini della Bolognina vivano in questo contesto nonostante gli esposti presentati all’amministrazione che finiscono, soprattutto negli ultimi mesi, in un nulla di fatto”.

La Lega Nord lancia dunque un presidio di protesta contro il degrado, lo spaccio e la prostituzione “che da tempo ha reso invivibile la zona compresa tra via Ferrarese e Via Stalingrado; un presidio di tre giorni con la presenza di un camper come già avvenuto durante la gestione del Commissario Cancellieri che ebbe lo scopo di attirare l’attenzione sul territorio e renderlo più vivibile, e valuteremo vista l’assenza di una guardiania seria se ci siano i margini per agire contro la proprietà. E’ ora di dire basta ed è ora di riprendere questo lembo di territorio che non può e non deve essere enclave di spacciatori, clandestini e prostitute.”

bolognatoday.it