Maxi rissa in piazzale della Pace: i rivali si affrontano con calci, pugni e lanci di bottiglie. Nel frattempo il sindaco Pizzarotti (Pd/Sel a 5 stelle) consegna la cittadinanza ad honorem a 131 figli di stranieri e pensa di costruire una moschea a Parma
1 magg – Maxi rissa sabato sera in piazzale della Pace, poco dopo le
21.45. Calci, pugni, botte e lanci di bottiglie tra due ‘fazioni’
rivali che hanno utilizzato il piazzale come ring, mettendo a rischio la
sicurezza dei cittadini che passeggiavano in zona, anche perchè a
quell’ora la piazza è frequentata da molte persone.
“Ennesimo caso di brutalità in Piazzale della Pace nel perimetro del
monumento a Verdi -si legge in una nota di Fabrizio Pallini
dell’Associazione I Nostri Borghi. Continua la sequenza quasi infinita
di violenze nelle strade che contornano questa piazza .Luoghi un tempo
di nobiltà in cui erano i Farnese a scandire il ritmo del tempo. Oggi
invece i tempi sono quelli dei pusher, dei consumatori di droghe, di
violenti più o meno pericolosi, e il regno è loro incontrastato. Nel
mentre sta terminando la raccolta di firme per la petizione promossa
dalla nostra associazione per fermare degrado e violenza in piazzale
della Pace e via Garibaldi ,un ulteriore grave fatto di violenza, ha
sconvolto, e per l’ennesima volta, la tranquillità della zona.
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“Sabato intorno alle 21 e 45 -prosegue la nota- una tranquilla serata di fine aprile, si è trasformato in un incubo, un ring insanguinato
dove arbitri inconsapevoli alcuni inermi cittadini che si trovavano
casualmente a passare sul prato verde che contorna il monumento a Verdi.
Attimi di paura e di terrore per i presenti: urla, grida, pugni,calci, botte e lancio di bottiglie. I contendenti magrebini ed extracomunitari di colore. Le loro violenze sono partite dal monumento dedicato al cigno di Busseto scatenando il finimondo fino a piazzale Bodoni e via Verdi, davanti allo Stendal.
Cassonetti divelti e buttati sulle autovetture parcheggiate
nella zona, bottiglie scagliate contro tutto e tutti, non curanti degli
innocenti passanti che terribilmente spaventati si davano alla
fuga per non essere coinvolti. Dopo minuti che sono sembrati
interminabili per i presenti ,all’arrivo di due pattuglie delle forze
dell’ordine, c’è stato il fuggi fuggi generale. Solo la casualità ha
voluto che non succedesse nulla di irreparabile per gli ignari presenti.
Il nostro saluto al nuovo questore era stato un saluto di grande
speranza ed attenzione , ma anche di avvertimento. Ora c’è invece
incredulità e delusione per quello che ancora non si è fatto per porre
fine a queste continue ed insensate violenze. Alla luce di questi fatti
ci corre l’obbligo di lanciare un nuovo grido di allarme e di dolore nei
confronti dei responsabili delle forze dell’ordine che hanno il dovere
di tutelare la sicurezza dei cittadini”.
“Lo scenario -sottolinea Pallini- sta diventando quello di una città
metropolitana degradata, abbandonata al suo buio perenne, con le ombre a
recitare la parte dei protagonisti.. Il centro storico che dovrebbe
essere il cuore pulsante ed il punto di riferimento di vita per tutta la
città ,sta diventando un terreno privilegiato per delinquenti , persone senza scrupolo e spacciatori. Uno spazio sottratto ai parmigiani e alla vita pubblica di Parma.
Arrendersi ora sarebbe facile,ma dopo anni di lotte in questo campo
non possiamo certamente abdicare alla violenza, al sopruso e alla
delinquenza in genere. Chiediamo con forza al questore al prefetto e al
sindaco, di mettere alla prima pagina della loro agenda di lavoro, i
giusti correttivi e i doverosi interventi per zone così calde e delicate
della città. Il campanello di allarme dell’Associazione I Nostri Borghi
suona ormai da anni ininterrottamente. Il suo lamento deve far pensare,
far riflettere e soprattutto agire. Questa violenza i cittadini di
Parma non la possono davvero più accettare!”
.parmatoday.it