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mercoledì 30 aprile 2014

LA BANANA? IL MONDO SI E’ FATTO FREGARE DA UNA BANALE INVENZIONE DI MARKETING: ERANO TUTTI D’ACCORDO


Dani Alves, la banana contro il razzismo “è una trovata di marketing preparata”

Il calciatore stesso, secondo quanto raccontato da un giornale spagnolo, ha contattato l’agenzia, alla ricerca di un gesto eclatante per mettere a tacere gli insulti razzisti. I pubblicitari: “Abbiamo studiato un’azione che valesse più di mille parole”

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La banana contro il razzismo? “Risultato di una ricerca di marketing”. E quello che, secondo il quotidiano spagnolo ‘As’ è stato il gesto di Dani Alves di mangiare la banana lanciatagli dagli spaltida un tifoso del Villareal come offesa razzista. Il giornale iberico infatti racconta come Dani Alves eNeymar, stufi di ricevere insulti negli stadi, abbiano cercato insieme ai curatori dell’immagine dell’attaccante ex Santos una forma creativa per rispondere agli ignoranti. L’idea di mangiare la banana da parte di Dani Alves sarebbe quindi frutto non di spontaneità, ma di un’azione dimarketing preparata da settimane.
Tutto è partito dopo la gara fra Barcellona ed Espanyol quando Neymar è stato oggetto di cori razzisti. Da qui sarebbe nata l’idea di fare “un’azione che vale più di mille parole”, come spiega il pubblicitario Guga Ketzer, socio dell’agenzia Loducca che ha coordinato le operazioni di marketing in Brasile dopo l’episodio di domenica.
“L’idea – aggiunge al magazine Veja – era stata preparata per Neymar però è toccato prima a Dani Alves e questo è successo”. Secondo Ketzer “il modo migliore per contrastare i pregiudizi è togliergli forza per fare in modo che il gesto razzista non si ripeta”. Per questo motivo è nato l’hashtag #somostodosmacacos: “Il gesto di mangiare una banana è diventato un fenomeno di massa”. In Brasile, intanto, da una parte il gesto di Dani Alves ha riscosso ampi consensi, compreso quello del presidente Dilma Rousseff. Dall’altra scoppiano le polemiche sul marchio di abbigliamento di Luciano Huck - il presentatore più famoso della Tv brasiliana, amico personale di Neymar – che nelle ore subito successive all’accaduto vendeva una maglietta con l’hashtag #somostodosmacacos (siamo tutti scimmie, ndr) e l’immagine di una banana a 25 euro.