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domenica 27 aprile 2014

EGITTO: FRATELLI MUSULMANI STUPRANO BAMBINO DI 6 ANNI, PER UMILIARLO

Un bambino in Egitto, di non più di sei anni di età, è stato violentato da un membro dei Fratelli Musulmani “arrabbiato” con il bambino per ché questo parlava bene di Abdel Fattah el-Sisi, il generale che dopo un colpo di Stato ha cacciato Morsi e la Fratellanza nel luglio 2013 dal potere.
Il bambino violentato piange e nasconde il suo volto mentre racconta il suo calvario.
La storia è la seguente: un giorno mentre il bambino stava parlando bene di Sisi vicino, un vicino di casa, Ahmed Abu Sa ‘id (membro Fratellanza), lo prese e lo portò in un capannone vicino, dicendo che aveva bisogno di aiuto con qualcosa. Una volta dentro, Sa’id chiuse la porta e lo violentò, dicendo: “Sei sempre in possesso di immagini di questo Sisi e canti le sue lodi. Vieni, ti umilio e rompo te e il tuo Sisi “.
La madre racconta: “sentii piangere e lasciai il mio lavoro e corsi per andargli incontro. Si teneva su i pantaloni. Ho pensato alcuni ragazzi lo avessero picchiato! “… (Scoppia in lacrime quando descrive ciò che realmente è accaduto.)
Quando la madre ha provato a confrontarsi con lo stupratore di suo figlio, lui e i suoi l’hanno picchiata in testa con sbarre di ferro.
Secondo il padre del ragazzo, Ahmed Abu Sa’id è un noto membro della Fratellanza, che vive nel quartiere.
Il rifiuto costante da parte della famiglia del ragazzo di aderire e sostenere la Fratellanza è culminato con lo stupro del bambino e la degradazione, per aver osato cantare canzoni in lode di Sisi e la rivoluzione anti-Fratellanza. E ora Sa’id ei suoi alleati della Fratellanza stanno minacciando la famiglia del ragazzo: devono tacere dello stupro, o accadrà ‘altro’. (voxnews)